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- La Quero-Chiloiro riceve la stella d'oro al merito sportivo.
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Tre atleti della Quero-Chiloiro si qualificano per gli Assoluti.
Si è chiusa l’esperienza positiva dei campionati regionali élite per la società di pugilato tarantina Quero-Chiloiro che ha portato a casa, per adesso, due ori e un bronzo. “Con lo sport onori i tuoi vent’anni”, ha impresso a grandi caratteri il maestro benemerito Vincenzo Quero sulle pareti della palestra storica di via Emilia a Taranto e, a conferma di ciò, l’investimento positivo della società per i campionati élite è stato tutto incentrato su quattro atleti giovanissimi che, proprio nel fiore dei loro vent’anni, hanno dimostrato grande valore e crescita sul ring allestito nel palazzetto Alessandro Marinelli di Grottaglie, nelle tre giornate del 15, 16 e 17 novembre.
I vincitori delle finalissime della fase regionale appena terminata per la Puglia e la Basilicata si sono qualificati per la partecipazione alla 97° edizione dei Campionati Italiani Assoluti, la più importante competizione pugilistica in ambito nazionale nella quale si confrontano i migliori boxeur in circolazione in ambito dilettantistico. La Quero-Chiloiro si presenta quest’anno come la società pugliese che parteciperà con il maggior numero di atleti ai campionati assoluti che si terranno a Roma dal 10 al 15 dicembre, segno di continua crescita della società tarantina che, a fine anno, compie quarantanove anni dalla sua fondazione.
A seguire i pugili della Quero-Chiloiro nella preparazione e all’angolo tecnico è stato il maestro Cataldo Quero, il quale sottolinea l’importanza di questi risultati ottenuti in un confronto con atleti che avevano un’esperienza da ring pesante rispetto a quella dei suoi ragazzi. Si qualificano agli “italiani” per la categoria dei 91 kg Christian Ressa, che ha passato la fase regionale senza combattere per mancanza di avversari e i due campioni regionali élite nei 75 kg Giovanni Rossetti e nei 64 kg Antonio Losurdo. Medaglia di bronzo, invece, per il 60 kg Domenico Maffei (record 21 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte), purtroppo battuto in un match molto equilibrato da Simone Mecca della Boxe Potenza; dominando dal centro ring con continui attacchi per tre riprese, Maffei non è stato premiato dalla giuria, che ha invece preferito il pugilato di difesa e contrattacco del suo avversario.
Medaglia d’oro per il 64 kg Antonio Losurdo, classe ’98, che aggiorna il suo record a 17 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, dopo aver condotto un grande campionato vincendo tre match intensi e sudati. Ai quarti di finale, Losurdo ha battuto Nicola De Fato dell’Accademia Pugilistica Andriese, un avversario ben preparato e con 33 match in attivo condotti da guerriero; l’atleta rossoblù lo ha tenuto a distanza e con colpi scattanti e incisivi gli ha inflitto anche due conteggi da parte dell’arbitro. La seconda vittoria della semifinale lo ha visto protagonista di un match duro, vinto per RSCI alla terza ripresa con Simone Carlucci della Vivere Solidale, pugile di casa con ben 88 match all’attivo, fermato dal medico a causa di una ferita accidentale causata da uno scontro tra i pugili in uno scambio a corta distanza. L’atleta della Quero-Chiloiro ha chiuso il campionato vincendo in finale contro Nicola Valerio della Fight Gym Foggia, classe ’82 e 128 match all’attivo, in un match a senso unico in cui il foggiano ha barcollato più volte dopo aver subito un primo conteggio.
A premiare Losurdo è stato il peso leggero pugliese Giuseppe Carafa, fresco vincitore del Titolo Mediterraneo WBC conquistato proprio nella giornata di venerdì 15 novembre. L’altro oro della Quero-Chiloiro è stato conquistato dall’atleta più giovane del torneo, il 75 kg Giovanni Rossetti, classe 2000, appena passato negli élite, che aggiorna il suo record a 25 vittorie e 6 sconfitte. Il pugile tarantino-savese ha battuto in semifinale il veterano Cristiano Telesca, classe ’91 della Boxe Potenza, con 68 match in attivo, dimostrando tutta la sua classe e dote pugilistica in un match spettacolare tra due pugili tecnici e attendisti: Rossetti ha nettamente vinto le tre riprese. La bella finale di domenica lo ha visto, invece, nel confronto con il buon Roberto Burgi, classe ’98 e 28 match in attivo, della Pegasus Matera, un pugile ben preparato, mancino e coriaceo, che ha dato il possibile ma non ha potuto gestire le azioni di contrattacco di Rossetti. Senza pause dopo le battaglie di questo fine settimana, i pugili tarantini hanno già ripreso la preparazione fisica e tecnico-tattica per continuare a migliorarsi in vista dei campionati italiani di dicembre.